Il progresso nella medicina moderna ci consente di riconoscere sempre di più quanto sia importante il successo della cura.
Esempi della medicina del passato sono significativi in senso opposto, basti pensare a quando si utilizzavano diffusamente prodotti come le iniezioni di mercurio per combattere alcuni malanni, oppure si amputavano arti o si eseguivano lobotomie ed elettroshock.
Il panorama delle cure che la medicina moderna offre al malato o all’infortunato oggi fortunatamente non ha più il sapore dell’alchimia del vecchio stregone, ma si propone di risolvere, con grande attenzione alle diverse patologie, i disagi derivati da infortuni e malattie, riportandoci il più possibile a uno stato di salute ideale.
Salute ed effetti collaterali: se ne può fare a meno?
Esistono comunque trattamenti terapici che influiscono con effetti collaterali sullo stato di salute generale, come le terapie oncologiche legate alla chemioterapia o alla radioterapia, ancora non così capaci di intervenire solo sulle cellule malate, e che infliggono danni temporanei al resto dell’organismo, influendo ad esempio sull’aspetto con la perdita dei capelli o sulla funzionalità di alcuni organi come il fegato, nell’ottica dell’eliminazione del tumore come priorità.
Abbiamo ancora la necessità di intervenire drasticamente in alcuni casi anche con amputazioni pur di salvare una vita, ma l’obiettivo rimane sempre quello di prestare la migliore cura possibile per il ritorno a una vita normale.
Si provvede alla cura del corpo ma anche a quella della mente, spesso indivisibili, perché da una grave malattia o infortunio si guarisce ma la mente rimane traumatizzata da quell’esperienza e da quanto incide sul futuro del malato.
Non basta più occuparsi di saldare un osso rotto, asportare un calcolo renale o curare una malattia infettiva: si deve sempre tener conto anche dei traumi psicologici che queste menomazioni, temporanee o permanenti, comportano per l’essere umano.
Proprio in questi giorni si dibatte sugli aspetti del cosiddetto Long Covid, ovvero sulle patologie fisiche e mentali che rimangono quale strascico dell’infezione grave da Covid-19 e che già stanno manifestando effetti in una larga percentuale di guariti.
La cura di queste patologie sarà assolutamente decisiva, quindi per la medicina moderna si apre una nuova sfida, lanciata da una imprevista e improvvisa, oltre che catastrofica, pandemia dalla quale dobbiamo, come abbiamo fatto per tante altre nel passato, uscire vincitori: cercare un equilibrio fra benessere mentale e corporeo.