Spesso è dalle notizie sportive che apprendiamo dei percorsi di riabilitazione post traumatica a cui si sottopongono atleti colpiti da infortuni che potrebbero minarne anche l’intera carriera.
Quelle cure riabilitative che non molti anni fa erano riservate solo ai più abbienti o ai casi disperati, oggi sono dispensate a quanti ne abbiano necessità in moltissime strutture sempre all’avanguardia.
Di certo le innovazioni più significative si sono avute nell’ambito dei traumi agli arti, fratture, distorsioni, lesioni e rotture dei legamenti, che accompagnano la vita degli atleti di ogni attività sportiva sia essa agonistica o amatoriale, ma che accadono con sempre maggiore frequenza sul lavoro e sulle strade che percorriamo ogni giorno e con ogni mezzo.
La medicina del lavoro è stata di grande aiuto nello sviluppo di tecniche e metodi di cura, di protesi e tutori, capaci di far recuperare pienamente o comunque in modo rilevante la piena funzionalità meccanica di arti e colonne vertebrali, di mandibole e archi dentari.
In ogni paese vi sono istituti di eccellenza cui fare riferimento in caso di bisogno e per affrontare le necessità di percorsi riabilitativi spesso complessi e con tempi lunghi, ma con ottime probabilità di successo.