La nuova frontiera della cura nelle menomazioni di arti e altre parti del corpo umano sono le protesi cibernetiche.
L’aumento delle amputazioni, sia nel mondo sviluppato che in quello sottosviluppato, ha stimolato la ricerca e la realizzazione di apparati sempre più vicini agli arti umani.
Le cause delle amputazioni sono violente: incidenti, mine, infortuni sul lavoro, amputazioni su teatri di guerra, ma anche dovute a malattie come il diabete, la lebbra o i morsi di serpente o altri animali velenosi.
La ricerca sugli arti bionici ha raggiunto livelli di eccellenza per quanto riguarda le componenti meccaniche della protesi, la sua leggerezza e indossabilità, ma trova ancora un tallone d’Achille nella trasmissione dei segnali neurologici dal corpo alla protesi stessa.
Anche grazie all’elettromiografia, gli studiosi sono in questi anni riusciti a meglio interpretare questi segnali e a realizzare interfacce e software capaci di far eseguire correttamente alle protesi gli ordini impartiti dal nostro cervello.
Si è aperto lo sviluppo e produzione di arti accessibili agli amputati: accessibili sia per il prezzo, che per la qualità dei movimenti.
Dalle mani agli interi arti superiori, dalle gambe complete di piedi con caviglie e ginocchia snodate fino agli occhi, l’offerta protesica è in costante crescita e sta rendendo migliore la vita dei pazienti con disabilità.